martedì 29 novembre 2011

Rispondo alle domande

In molti sono rimasti affascinati dai nuovi personaggi che incrociano le storie di Roberto Brambilla, effettivamente sono ben costruiti e forniscono anche spunti divertenti e se vogliamo anche di critica alla società moderna.
In molti chiedono se c'è qualche riferimento a qualche persona reale incontrata o conosciuta dall'autore. La risposta e no. Ma credo che per esempio nella descrizione della famiglia Saltalaquaglia ci siano concentrate molte famiglie, è uno sguardo ironico a qualcosa che forse davvero esiste. Così come per gli altri personaggi, Miguel, sudamericano servizievole e un po' svampito, Igor un ragazzo ingenuo che si fa coinvolgere e rischia di farsi corrompere dalle mode o dalla voglia di appartenenza a un gruppo. E poi i delinquenti che vogliono vogliono sempre più e che hanno la presunzione di essere intoccabili. L'autore ha il grande pregio di presentarceli in maniera sobria e originale, rendendoli estremamente verosimili, inducendoci quindi a pensare che da qualche parte esistano davvero.

Pubblicità. E' vero ne servirebbe di più, ma purtroppo i mezzi a disposizione sono limitati, cercheremo di fare qualcosa in più ma la più grande ed efficace pubblicità è quella che possono fare dei lettori soddisfatti ed entusiasti.
Grazie ancora

15 commenti:

  1. verissimo i personaggi sono fantastici, alla fine sembra di conoscerli da tempo, se fate presentazioni a Milano avvertite in tempo che vengo as farmi firmare il libro

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  2. In effetti l'abilità a far affezionare i lettori a mostri assassini non manca, mi chiedo perchè non convogliare tanta abilità a far amare personaggi positivi e buoni. Sarebbe una buona opera. Il romanzo è avvincente ma esalta caratteristiche di cattiveria.

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  3. Bello, avvincente e divertente. Se posso vorrei suggerire che nel prossimo si sviluppassero le figure di Gino (un po del suo passato) e di Igor (il dopo incontro con Roby). Spero anche che famiglia saltalaquaglia al completo sia presente con tutte le sue piccole contradizioni comiuni a tante famiglie. Grazie Rosanna Pellini

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  4. anche in passato abbiamo sollevato l'argomentazione che persopnaggi dalla discutibile morale venissero presentati come eroi. Credo tuttavia che sarebbe sottovalutare l'intelligenza del lettore e la capacità di discernimento di questi se venisse riproposto il clichè dei cattivi che pagano per i loro misfatti o dei lieto fine in cui il bene trionfa. Oggi il mondo ci dice l'esatto contrario, bene e male sono concetti di una dicotomia elementare e direi troppo semplicistici, non in grado di definire la complessità dell'essere umano e della realtà in cui vive...la nostra realtà. Siamo realisti non sempre i cattivi vengono puniti, spesso anzi acquistano più potere. Ma in questi libri questo aspetto viene talmente esagerato che alla fine capiamo che non può essere reale al 100%. Roberto Brambilla è un vincente? ha tanti soldi e successo in ambito sociale è vero. Ma è questo che rende una persona vincente nella nostra società? Forse si...ma personalmente vedo una persona sola senza affetti sinceri e disinteressati, con una storia tragica alle spalle. forse le caratteristiche di cattiveria sono esaltate ma dove portano? a guardarsi continuamente le spalle, io preferirei vivere con meno soldi e persone che mi amano.

    Per quanto riguarda il personaggio di Gino sono sicuro che l'autore approfondirà un po' nel seguito del libro, perchè so essere uno dei sui personaggi preferiti.
    Credo che anche Igor tornerà a ficcarsi nei guai...e la famiglia Saltalaqualia è immancabile!!!

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  5. cantoni flavia. Arcore2 dicembre 2011 alle ore 17:27

    Con queste piccole antipi sul prossimo romanzo mi viene già appetito pensando di leggere il terzo libro della saga. Ma se posso fare la domanda, su quanti volumi si articola la saga del Brambilla ? Perchè escono a un anno di distanza uno dall'altro? Non potrebbero essere più frequente?

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  6. Rispondo a Flavia velocemente. Mi pare evidente dalla fine del secondo romanzo che ce ne sarà un terzo, del quale però non so nulla, non so nemmeno se l'autore sia già all'opera. Quella di farli uscire a distanza di un anno è una scelta dell'autore....credetemi non è una lunga attesa, primo perchè vanno scritti e il processo è più lungo di quanto si creda...non so se avete notato l'originalità e la scorrevolezza del romanzo...credo che richieda molto tempo. Quest'anno sono stati fatti salti mortali per farlo uscire adesso, è stato fatto tutto a tempo di record...c'era anche la minaccia di uno slittamento alla primavera del 2012...fortunatamente tutto scongiurato. Credetemi quando vi scrivo che Carlo Mario Cerroni lavora più per voi, il suo pubblico che per sè stesso. Non c'è nulla che lo gratifichi dei vostri apprezzamenti.

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  7. Uno dei romanzi più avvincenti e divertenti di quest'anno, complimenti

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  8. Proprio bello. Ho letto prima il secondo e poi entusiasta ho comprato il primo libro. Il secondo è più bello perchè è un crescendo di suspence e di emozioni ma anche il primo è bello. Se continua così il terzo sarà un capolavoro da premiare !

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  9. Di un romanzo anzi di una serie di romanzi così tutti vorrebbero conoscere l'autore, perchè non organizzate un tour pubblicizzando le date e le città?

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  10. Penso che se l'autore avesse una buona spinta pubblicitaria diverrebe presto un grade scrittore e meriterebbe questo visto che i libri sono bellissimi e scritti in modo facile e gustoso.

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  11. Libro bellissimo ma hanno ragione gli altri che dicono che non c'è abbastanza pubblicità. Io ho comprato per caso il secondo e poi ho letto il primo comprandolo digitalizzato sul sito che avete indicato. Secondo me è un peccato non far conoscere allla gente romanzi così piacevoli da leggere e allo stesso tempo così pieni di messaggi per chi li vuole raccogliere. Penso che siano a fotografia del nostro tempo e della nostra società in disfacimento.

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  12. Niente altro di dire che BRAVO allo scrittore. Aspetto il seguito

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  13. I protagonisti di questo libro ti assorbono e ti fanno passare il tempo che neppure ti accorgi. Un bel bicchiere di vino e questo romanzo ti prende tra tensione, satira e umorismo. Perfetto per supoerare indenni queste feste di crisi.

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  14. Mi piacerebbe che il frate Gaudenzio fosse più presente nel prossimo romanzo. Il romanzo è bellissimo e la fine è traumatica perchè avrei voluto leggere ancora tantissimo ... peccato ! Spero che il seguito non si fa attendere troppo. Grazie e congratulazioni

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  15. Proprio bello, mi è piaciuto tanto anche se ora sono castretta a comprare anche il seguito :-)

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